L' acquedotto di Nepi (Viterbo) è un'opera di ingegneria idraulica iniziata nel XVI secolo e portata a termine nel XVIII secolo. L'opera nella sua interezza raggiunge una lunghezza all'incirca tre miglia, ovvero la distanza tra la sorgente denominata Varano, meglio conosciuta come "La Botte", posta nell'omonima località, fino alle mura della città. Lungo questo percorso, le condutture sono in prevalenza interrate, mentre in località "Gli archi" per superare un modesto vallone venne costruito un ordine di arcate. Ma certamente la parte più imponente e monumentale, è quella in cui supera il vallone ben più profondo, scavato dal torrente Falisco a ridosso del bastione delle fortificazioni sangallesche, superando le asperità del terreno tramite 36 arcate, con una la lunghezza di 285 metri ed un'altezza massima di circa 20 metri nella parte terminale, dove un doppio ordine di sei fornici portano al livello dell'abitato le condutture. Le soluzioni architettoniche adottate, squisitamente strutturali, si ispirano agli acquedotti dell'antica Roma. (da Wikipedia)
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The waterworks of italian town Nepi (in Lazio region) was built from XVI cent. to XVIII cent.
The length of the whole work is about three miles. Most of the water mains are underground, but in the final part it was necessary to build some monumental arches in order to be over the asperity of the ground, taking inspirations from the waterworks of ancient Rome.
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